sabato 14 maggio 2011

Preraffaelliti: una domenica al museo... con Bia

Provo a ricostruire il post che Blogger mi ha eliminato, dopo aver fatto tanta fatica! Per fortuna ho buona memoria, anche se solo a breve termine.

Domenica scorsa siamo andati a vedere la mostra sui Preraffaelliti alla Gnam di Roma. Come promesso ad Owl, m'improvviso critico d'arte e riporto le mie impressioni!

Dante Gabriel Rossetti, Venus Verticordia, 1864-1868

La prima cosa che mi ha colpito è stata il museo praticamente deserto la domenica sera. Credo che se avessi scelto la mostra di Tamara de Lempicka al Vittoriano avrei dovuto fare la fila (infatti cercherò di andarci durante la settimana, in un giorno feriale). Probabilmente è dovuto al fatto che alla Gnam bisogna andarci apposta.

Poi, ho capito che portare Bia in un museo può voler dire girare in tondo sulla rampa che porta alla toilette per una buona mezz'ora (per fortuna a questa attività divertente si è dedicato il suo papà!).

Altro problema è che se le piace un quadretto può decidere di volerlo prendere e portarselo a casa (avrei voluto farlo anche io) e pare che non si possa fare.

La mostra è bella e la Gnam fornisce gratuitamente un piccolo depliant che funge da guida e da promemoria. Ci sono tre vedute di William Turner, che è sempre un gran piacere guardare a lungo da distanze diverse, per stupirsi di come macchie quasi astratte nell'allontanarsi si trasformino in figure umane, paesaggi e monumenti. Turner riesce a dipingere l'atmosfera... una specie di magia!

William Turner, L'Arco di Costantino, 1835
La parte centrale della mostra è allestita tra bianchi archi ogivali, che ricreano una chiesa gotica, o meglio neogotica. Vi sono presenti soprattutto tele di Edward Burne-Jones e di Dante Gabriel Rossetti. Del primo è molto bello un San Giorgio e il Drago, dell'altro spicca la sontuosa Venus Verticordia, scelta non a caso per manifesti e copertina del catalogo.

Edward Burne-Jones, San Giorgio e il Drago, 1870-1872

A me e a Bia è piaciuto moltissimo un quadretto luccicante d'olio di Albert Moore, Perle, dipinto con colori da conchiglia, nel quale le figure umane si uniformano alla scansione geometrica dell'ambiente in cui sono inserite. E' questo quello che Bia voleva toccare a tutti i costi e che io avrei messo volentieri nella rete del passeggino. Non ho trovato una riproduzione che renda a dovere le sue qualità perlacee.

Albert Moore, Perle, 1875

A me piace molto anche William Waterhouse, del quale ho un piccolo catalogo e che era presente alla mostra con una Psiche apre la scatola d'oro.

William Waterhouse, Psiche apre la scatola d'oro, 1903

Interessante è la sala dedicata agli artisti italiani che sono stati a loro volta influenzati dai preraffaelliti, anche se sono presenti solo poche tele di Previati e De Carolis. In questo senso la mostra è uno spunto per chi volesse poi approfondire, così come l'ultima sala, dove ci sono alcune opere dei maestri italiani che ispirarono i preraffaelliti, a partire da un prezioso Giotto mostrato sottovetro.

Mi permetto una nota eretica, da utente non esperto, per quanto appassionato. A parte alcune eccezioni, le opere preraffaellite funzionano quasi meglio riprodotte, quando l'assenza di pennellate regala loro bidimensionalità, che insieme alle dimensioni ridotte fa loro assumere la forza di lussuose illustrazioni da romanzo cavalleresco. Più che al medioevo, a me fanno pensare a salotti romantici e vittoriani e a giardini inglesi con rose antiche e profumate.

Perdono invece senza appello nel confronto con una Madonna con Bambino del Perugino, presente nell'ultima sala. Questa sì va vista dal vivo, perchè le riproduzioni non rendono giustizia allo splendore del colore e alla dolcezza delle pennellate che accarezzano il volto della Madonna.

Pietro Vannucci detto il Perugino,
Madonna col Bambino, 1497
 Ad ogni modo, il vero problema alla fine è stato recuperare Bia che correva felice nella Gnam, tra opere di Fontana e Capogrossi, in sale per le quali non avevamo pagato il biglietto!

2 commenti:

  1. Ah Fi avevo visto l'altro giorno il titolo del tuo post che occhieggiava dal blogroll ma non c'era la pagina!!! Una rabbia!
    Grazie mille, un po' mi sembra di esserci stata!!
    E' da tanto che non mi concedo una mostra, mi hai fatto venire voglia. Chissà Di che farebbe... quella della rampa sicuro. l'ha fatto anche stamattina in accademia... Ogni volta che vado a Bologna e passo lì vicino do una sbirciatina dentro, giusto per rinfrescare un po' i ricordi.

    Dei preraffaelliti dal vivo non ho mai visto nulla, ma d'istinto mi viene invece da darti ragione, funzionano meglio come illustrazioni che come opere "in carne ed ossa".

    Del Perugino invece ho visto dal vivo un paio di opere e merita tantisimo. Come non ci si aspetterebbe!

    Grazie ancora! Ti abbraccio!

    P.s.Bia l'avete recuperata dopo? :-D

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  2. Mi sarebbe tanto piaciuto vedere questa mostra, perché adoro i Preraffaelliti :-)

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